I ricercatori Giovanni Picardi, Roberto Seu, Marco Mastrogiuseppe, Valerio Poggiali del laboratorio radar del dipartimento di Ingegneria dell’Informazione, Elettronica e Telecomunicazioni (DIET) hanno misurato per la prima volta la profondità di Ligeia, uno dei mari più estesi di Titano, la maggiore luna di Saturno. Il risultato è stato ottenuto utilizzando i dati del fly-by T91 acquisiti dal radar della missione NASA/ESA/ASI Cassini nel modo operativo altimetro.
Tali dati hanno consentito l’osservazione di echi riflessi dal fondale del Ligeia. Una elaborazione innovativa degli echi dell’altimetro ha portato a stimare la profondità del Mare e la tangente alle perdite degli idrocarburi (etano e metano) che allo stato liquido riempiono il bacino. I dati inizialmente analizzati con algoritmi convenzionali consentivano di rilevare solamente gli echi di superficie ma il sospetto che si potesse fare di meglio ha portato i ricercatori del DIET a rielaborarli con algoritmi più sofisticati ed innovativi. Grazie a tale elaborazione è stato possibile ottenere la batimetria del mare Ligeia discriminando echi della superficie da quelli di un fondale sino a 15-20 m di profondità. La batimetria combinata con le immagini SAR ha permesso di ottenere una prima stima della quantità dei liquidi presenti nei mari di Titano, in particolare il Ligeia.
Un ulteriore importante risultato riguarda la stima della tangente di perdita di questi liquidi: è stata confermata sperimentalmente l’ipotesi che i Mari di Titano sono composti da idrocarburi, principalmente etano e metano, in forma liquida. I risultati di questa ricerca, finanziata da ASI, sono stati di recente pubblicati sulla rivista scientifica Geophysical Research Letters. Co-autori del lavoro sono esperti internazionali di planetologia e geofisica che hanno contribuito all’interpretazione dei dati ottenuti dalle elaborazioni del gruppo radar del DIET.
COME È PROFONDO IL MARE...
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